COMUNICATO STAMPA

‘Cambiare per vincere insieme - Lo Sport contro la violenza sulle donne’. Alla Camera dei Deputati convegno US ACLI.

   Damiano Lembo: “Sensibilizzazione e prevenzione: con questa iniziativa poniamo i riflettori sul problema”. 

Roma, 22 novembre 2018 - Lo sport unito per gridare al mondo ‘No alla violenza contro le donne’. Un mondo finalmente alla pari, un messaggio contro ogni forma di prevaricazione sulla donna. È il grido che arriva, unanime, dal mondo sportivo e istituzionale, riunitosi stamane presso la nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, dove si è svolto il convegno dal titolo ‘Cambiare per vincere insieme - Lo sport contro la violenza sulle donne’, organizzato dall’Unione Sportiva ACLI in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. 

   

   Al convegno, moderato dai giornalisti Enrico Varriale (Rai) e Piercarlo Presutti (Ansa), si sono succeduti gli interventi del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, del Sottosegretario di stato per la Giustizia, Jacopo Morrone, dei Deputati Luca Lotti e Laura Paxia, del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, del Direttore alla Pastorale e al Tempo Libero, Turismo e Sport della CEI, Don Gionatan De Marco, del Presidente Nazionale delle ACLI, Roberto Rossini

 

   A dare il via ai lavori è stato il Presidente Nazionale dell’US ACLI, Damiano Lembo: “Solo gli strumenti dello sport, l’immediatezza e la semplicità del messaggio veicolato, possono essere un ottimo deterrente contro la violenza sulle donne. La nostra associazione - evidenzia Lembo - è da tempo impegnata in temi sociali come l’inclusione, la cittadinanza attiva, la prevenzione della salute e la legalità. Tra questi, la lotta alla violenza sulle donne assume, oggi più che mai, una rilevanza particolare. Sensibilizzazione e prevenzione: con questa iniziativa poniamo i riflettori sul problema che quotidianamente affrontiamo nelle nostre strutture territoriali. Le testimonianze delle nostre tesserate dimostrano che siamo sulla strada giusta”. 

 

   Il Sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che “queste giornate devono essere davvero sfruttate per una riflessione: lo sport è il luogo educativo per eccellenza - le parole dell’esponente del Governo - oggi la dimensione sportiva per tanti nostri giovani è il momento di socializzazione in cui si creano dei valori. E gli allenatori sportivi sono anche educatori. Lo sport è competizione ma anche parità di condizioni. Oltre alla dimensione competitiva è importante che le donne si lancino anche nel mondo della dirigenza sportiva portando la loro conoscenza”. 

 

   “Un’alleanza - ha rimarcato l’On. Jacopo Morrone - con il mondo dello sport e un grande lavoro insieme per dire ‘no’ a qualunque tipo di violenza e coercizione nei confronti dell’universo femminile.  E’ l’impegno che anche il Governo si sta assumendo a tutto campo. Anche portando avanti con celerità il disegno di legge per l’avvio del ‘Codice Rosso’, ovvero la creazione di corsie preferenziali per le donne vittime di violenza per non rimanere bloccate dai tempi della giustizia in caso di seri pericoli per la loro incolumità. Diciamo ‘no’, quindi, a qualunque tipo di abuso o di sopraffazione oltre che fisica e economica, anche culturale e psicologica. Lo sport, in questo ambito, può fare e sta facendo molto per combattere le discriminazioni, ma è anche essenziale come strumento di formazione, di autostima, di equilibrio e di consapevolezza delle proprie possibilità”. 

 

   L’ex ministro dello Sport, Luca Lotti, ha ringraziato l’US ACLI e il suo Presidente Lembo “per aver organizzato giornate come questa - ha rilevato Lotti - di riflessione, dialogo e confronto. È un tema che parte da una riflessione culturale e in questo lo sport ci aiuta. L’iniziativa ‘atlete in maternità’ è uno di quegli strumenti normativi che siamo fieri di aver concretizzato, così come lancio la proposta di cambiare la Legge 91/81: perché un uomo che gioca in Serie A è professionista e una donna che gioca in Serie A non può esserlo? Se siamo tutti d’accordo, si trasformerà tutto in concreto”. 

 

   L’On. Laura Paxia ha lanciato un allarme: “L’ultimo rapporto Istat ci fornisce una fotografia drammatica - il suo intervento - Inasprimento delle pene, fondi per gli indennizzi, come classe politica di questo Paese dobbiamo fare i modo che la donna reagisca. La cultura dell’informazione e della consapevolezza è l’unica strada per eliminare il bavaglio dell’ignoranza, dell’indifferenza e il velo di sconfortante arrendevolezza. Lo sport può essere la chiave di volta, ringrazio il presidente e tutta l’US ACLI, che un giorno si pensi a questi tristi eventi solo come un brutto sogno”. 

 

   Quando si dice Sport, è inevitabile pensare al ruolo che riveste il Comitato Olimpico Nazionale Italiano: “Complimenti per questa iniziativa - ha dichiarato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò - ringrazio Damiano Lembo perché va assolutamente nella direzione in cui l’Ente di Promozione Sportiva come l’US ACLI deve muoversi. Lo Sport è oggettivamente e probabilmente il veicolo che maggiormente è in grado di divulgare il il messaggio di difesa nei confronti delle donne. Anche nel nostro mondo, ogni tanto, ci sono stati episodi che ci hanno fatti vergognare: spero siano sempre meno. Urliamo il nostro disprezzo e la nostra contrarietà a tutto questo. È importante che oggi in questa sala diventiamo messaggeri di questa volontà Da parte dello Sport c’è la più ampia volontà di combattere queste violenze”. 

 

    Il Direttore alla Pastorale e al Tempo Libero, Turismo e Sport della CEI, Don Gionatan De Marco, ha rivolto il suo intervento ai numerosi giovani delle scuole presenti in aula: “Di fronte a una donna che scende in campo - le sue parole - dovremmo avere la forza di restare in piedi e l’attenzione di saper diventare persone che attendono ma con la capacità di vegliare, affinché sulla donna non cada mai una forma di egoismo. L’applauso non deve mai mancare. La donna è la prima palestra da non rinnegare: chiunque alzi le mani su una donna sta violentando la prima palestra che ha vissuto”. 

 

   Il Presidente Nazionale delle ACLI, Roberto Rossini, ha specificato che “lo sport è un veicolo molto importante e ci fa piacere che l’US ACLI abbia preso in mano la bandiera di questo ambito. È una questione di disciplina ma soprattutto di educazione. Non è un caso che sia stata la nostra associazione sportiva a occuparsi di violenza sulle donne”. 

 

   Presente anche la Presidente Provinciale delle ACLI, Lidia Borzì: “Lo sport è un veicolo attivo di inclusione - le sue parole - Noi alle ACLI chiamiamo ‘il fare pensato’. Noi lavoriamo su un doppio binario: interventi riparativi, come lo sportello ‘Fior di Loto’, e preventivi. Abbiamo incontrato 750 bambini, per vincere l’indifferenza dilagante andiamo nelle scuole. Come US ACLI e ACLI di Roma il fiore all’occhiello è un torneo di calcio in cui c’è un’attenzione al Fair Play, la cui coppa è grande quanto quella del primo classificato”. 

 

   Particolarmente toccanti anche le testimonianze di Sara Balla e Doriana Bosio, tesserate US ACLI, che hanno raccontato di essere state vittime di violenza da sconosciuti, riuscendo a difendersi grazie alla particolare arte di difesa personale insegnata dalle palestre US ACLI di Mantova. L’importanza dello sport come riscatto e rispetto per la donna è stata anche al centro del racconto dell’atleta dei Vigili del Fuoco, Lucia Lucarini

 

   A raccontare la sua storia di successo, anche l’arbitro internazionale della sezione AIA - CAN PRO, Maria Marotta, unica donna fischietto della Serie C: “Se c’è un arbitro donna in Serie C e se c’è la possibilità che una donna possa arbitrare 22 uomini significa che quel pregiudizio può essere bypassato - ha raccontato Marotta - Ho arbitrato partite molto importanti e ci ho sempre messo passione ed energia. L’ho fatto anche per tutte le mie colleghe che volevano stare lì al mio posto”. 

 

   La giornata si è conclusa con un incontro di calcio, presso il Centro Olimpico della Cecchignola a Roma, tra la Nazionale Parlamentari Italiana e la S.S. Lazio femminile. Il calcio d’inizio è stato dato da Lukudo Raphaela Boaheng (Esercito), atleta azzurra di origini sudanesi primatista nazionale della 4x400 ai Mondiali in sala e con 52.65 all’aperto. Il Presidente della Nazionale Parlamentari, Gioacchino Alfano, ha rilevato che “per combattere la violenza sulle donne vanno messe in pratica costantemente iniziative di parità di genere. Ringrazio l’US ACLI per averci invitati, sono convinto che anche momenti come questo diventano fondamentali”. 

   

   Nell’iniziare il suo intervento, invece, la Presidente della Nazionale Parlamentari Femminile, Lia Quartapelle, ha voluto ricordare Silvia Romano, la volontaria italiana di 23 anni rapita in Kenya: “Abbiamo fondato una nazionale di calcio perché ci siamo rese conto che non bastava quanto facevamo nelle aule parlamentari e come parlamentari di tanti partiti diversi abbiamo pensato di metterci insieme fuori dal palazzo e farci portatrici di due messaggi: che vogliamo comunque fare squadra e dire che la violenza sulle donne si può sconfiggere, oltre al fatto che si può giocare a calcio e fare le cose esattamente come donne”. 

 

   In conclusione, l’allenatrice della S.S. Lazio Femminile, Manuela Tecce, ha rilevato che “le nostre bambine iniziano l’approccio al calcio assieme ai maschietti. Se i bambini non fanno differenza di genere, significa che è la nostra società che lo fa. Quindi dobbiamo cambiare il nostro sistema di regole e di valori”. Prima di iniziare i lavori, è stato apposto il timbro per uno speciale annullo di Poste Italiane.