PRESENTATA LA IX EDIZIONE DEL TORNEO DELLE PARROCCHIE
TROFEO SAN GIOVANNI PAOLO II

Torna anche quest’anno la IX edizione del Torneo interparrocchiale di calcio a 5 Giovanni Paolo II, promosso dall'Unione Sportiva delle Acli di Roma in collaborazione con le Acli di Roma, con il patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Comitato Regionale Coni Lazio e della Comunità Ebraica di Roma.
La presentazione si è tenuta oggi, presso la sede provinciale delle Acli di Roma, in via Prospero Alpino 20, alla presenza di: Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva delle Acli di Roma e provincia, Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, Paolo Ciani, neo consigliere della Regione Lazio, e Amos Tesciuba, assessore allo sport della Comunità Ebraica di Roma.
Quest’anno, parteciperanno al torneo squadre provenienti dai diversi quartieri della Capitale come Casilino, San Basilio, Rebibbia, Pietralata, e Tor Bella Monaca. Come sempre, saranno messe in palio due coppe di uguale valore: una per il vincitore sportivo, l’altra per il vincitore del premio fair-play, assegnato alla squadra che si distinguerà maggiormente per i comportamenti sportivi. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, il torneo avrà il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma, che, come già accaduto nella scorsa edizione, giocherà una partita speciale nel giorno della finale, che si svolgerà nel prossimo mese di luglio.
“Ogni anno - dichiara Luca Serangeli, presidente dell'US Acli Roma – ripartiamo con rinnovato entusiasmo con questa iniziativa che vede coinvolte tante squadre, provenienti da zone diverse di Roma ma che si ritrovano in nome della passione per lo sport, ma anche della solidarietà e la condivisione. Siamo contenti di avere ancora a bordo con noi la Comunità Ebraica, che anche quest’anno ha scelto di sposare il nostro messaggio di pensare a uno sport sempre più inclusivo”.
"Il torneo delle parrocchie – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e Provincia – è ormai un appuntamento fisso, una tradizione che ogni anno contribuisce a tessere quei legami sociali che sembrano essere sempre più rari nella nostra città. Siamo convinti che in questo lo sport possa rappresentare un mezzo privilegiato, in grado di unire e favorire in questo modo l’integrazione e il dialogo”.