CAMPIONATO PROVINCIALE DI CALCIO
La Roma Soccer è la squadra campione della 42.ma edizione

La Roma Soccer è la squadra campione della 42.ma edizione del Campionato di Calcio Provinciale Us Acli. Eccolo il verdetto uscito dal campo sabato sera, 10 maggio, al termine della finale play off contro la Real Grottaferrata. Ancora i rigori, però, sono stati decisivi per decretare la formazione vincitrice (0-0 al termine dei tempi regolamentari): così come già accaduto nelle ultime due edizioni, anche quest’anno, infatti, sono stati i tiri dagli undici metri a metter la parola fine alla combattutissima partita di play off andata in scena al Cotral. Stavolta, a differenza del passato, la lotteria dei rigori premia l’undici di mister Stefano Francardi, che può festeggiare grazie al tiro decisivo messo in rete da Andrea Marelli e al successivo errore degli avversari. Fatale lo sbaglio di Simone Florenzano ma ancor più decisivo il guizzo da felino dell’estremo difensore Renato Diniz, che abbassa la saracinesca proprio nel momento più importante (era già il rigore numero 14 della serie) e con la sua parata manda definitivamente in archivio la stagione 2013-2014. Momenti di emozione pura. Una parata che certifica il trionfo del gruppo di Montespaccato e consegna alla Roma Soccer la coppa da esporre in bella vista in bacheca.
Il titolo conquistato dalla Roma Soccer chiude così una stagione, l’ennesima, molto combattuta e intensa, ricca di gol e divertimento: oltre 200 le gare disputate, tra gironi all’italiana e fase decisiva, con incontri di play off e play out. Il sipario è calato verso la mezzanotte con la cerimonia di premiazione delle squadre, presenziata e condotta da Massimiliano Campagna, responsabile del settore Calcio Us Acli di Roma, che ha personalmente consegnato i rispettivi trofei ai capitani delle finaliste.
Eppure l’atto conclusivo, dopo sette mesi di gare disputate nei quattro angoli della città, non è stato proprio esaltante, tutt’altro. Le squadre si sono affrontate a viso aperto, vero, ma troppo tese e a tratti anche molto fallose. L’agonismo ha tolto spazio al bel gioco, a discapito del divertimento per il pubblico, accorso in moltitudine per sostenere le rispettive formazioni. Striscioni e incitamenti, anche qualche fumogeno decorativo, tante famiglie a bordo campo, poche però le emozioni dentro il rettangolo da gioco. Nel primo tempo da segnalare solamente l’occasione di Alessio Martini (Real Grottaferrata) al minuto numero 8, sventata in uscita dal portiere avversario, e un paio di azioni della Roma Soccer, prima con Alessandro Di Blasio su colpo di testa da tiro di punizione (18’) e poi con Alessio Scacco, che di destro calcia a lato da buona posizione (33’). Ripresa ancor più avara di vere occasioni di gol: a metà tempo (22’) è Soares da Cruz Ernani a provarci su calcio piazzato, ma il pallone termina abbondantemente sopra la traversa. Senza grandi sussulti si arriva ai rigori. Tira, e sbaglia per primo, Luca Felici (Roma Soccer), poi Emanuele Cuppitelli (Real Grottaferrata) calcia fuori. Dopo ben 8 trasformazioni consecutive, che chiudono la prima serie sul 4-4, ul dischetto si presenta Simone Cannavacciolo (Roma Soccer) che però si fa neutralizzare dal portiere avversario. Leonardo Tibuzzi (Real Grottaferrata) ha sul piede il match point ma lo fallisce facendosi parare il tiro. Tocca così ad Andrea Marelli mettere in gol il rigore che alla fine risulterà decisivo, certificando la vittoria della Roma Soccer, complice anche l’errore successivo di Simone Florenzano. E la festa può avere inizio! Visibilmente soddisfatto a fine gara Stefano Francardi, che “finalmente” riesce a portare a casa il trofeo dopo “due stagioni perse proprio ai calci di rigore”. Una partita “non bella”, per sua stessa ammissione ma conta il risultato e questa volta dà ragione ai suoi ragazzi. Rammaricato, dall’altra parte, Stefano Lucci, capitano della Real Grottaferrata, soprattutto per le “diverse assenze” che hanno condizionato negativamente la parte decisiva della stagione. Resta però “un’annata strepitosa” anche considerando che la squadra era alla prima partecipazione nel torneo provinciale. Il prossimo anno, però, state certi che rivedremo una Real Grottaferrata più agguerrita pronta a prendersi il trofeo sfuggito solo all’ultimo rigore. Parola di Lucci.
Ben più emozionante, almeno sul piano del gioco e delle emozioni, la finale play out tra Sobat e Forte Boccea, vinta dai primi, anche in questo caso, solo ai calci di rigore, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Nella prima frazione è un monologo del capitano del Forte Boccea, Domenico La Manna. L’attaccante, con il numero 60 sulla maglia, là davanti fa reparto da solo e in più di una occasione va vicino al gol, specie al minuto 17 quando calcia al volo dal limite dell’area (buona l’intenzione, meno la potenza), due giri d’orologio dopo su calcio piazzato e ancora al 21.esimo quando in piena area incorna di testa ma troppo alto. È però Carlo Scognamillo, secondo il nostro parere, il migliore dei blu nella prima frazione: il numero 55 si invola diverse volte sulla fascia destra e crea non poco scompiglio nella difesa avversaria. Giustificati gli incitamenti dei compagni di squadra (“Bravo mostro!”) dalla panchina. Al vantaggio, a fine tempo, ci va più vicino la Sobat, con un palo colpito da Darryl Wilson. Nella ripresa ci provano, sempre per la Sobat, ancora Simone de Santis prima, e Fedele Castiglione poi con un bel colpo di testa, azione fotocopia a quella di La Manna del primo tempo. La gara però cambia al minuto 15 quando Emanuele Spagnoli si trova a tu per tu con il portiere avversario, Fabrizio Longhi, e lo trafigge con un preciso destro in corsa: Forte Boccea 1, Sobat 0. Fedele Castiglione, a tempo scaduto, decide di diventare protagonista della serata: prima ha l’occasione per riequilibrare il match, ma sbaglia a porta vuota da due passi, poi proprio sui titoli di coda beffa la retroguardia avversaria e insacca di destro. Triplice fischio e verdetto affidato alla lotteria dei calci piazzati. Tutti a segno i primi due rigori per parte, decisivi risulteranno invece l’errore di Betim Xhiha e il gol di Elton Gjini che porta il trofeo in casa Sobat.
Nel fare i complimenti a tutte le squadre che hanno partecipato, vi ricordiamo che le immagini salienti delle due gare, play off e play out, i momenti clou dei festeggiamenti nonché le interviste del post partita con Stefano Francardi e Stefano Lucci andranno in onda nel corso dell’ultima puntata di Pianeta Sport, in onda giovedì 15 maggio sul canale 210 del digitale terrestre Rete Oro News.
Dott. Edoardo Maria Massimi
Il titolo conquistato dalla Roma Soccer chiude così una stagione, l’ennesima, molto combattuta e intensa, ricca di gol e divertimento: oltre 200 le gare disputate, tra gironi all’italiana e fase decisiva, con incontri di play off e play out. Il sipario è calato verso la mezzanotte con la cerimonia di premiazione delle squadre, presenziata e condotta da Massimiliano Campagna, responsabile del settore Calcio Us Acli di Roma, che ha personalmente consegnato i rispettivi trofei ai capitani delle finaliste.
Eppure l’atto conclusivo, dopo sette mesi di gare disputate nei quattro angoli della città, non è stato proprio esaltante, tutt’altro. Le squadre si sono affrontate a viso aperto, vero, ma troppo tese e a tratti anche molto fallose. L’agonismo ha tolto spazio al bel gioco, a discapito del divertimento per il pubblico, accorso in moltitudine per sostenere le rispettive formazioni. Striscioni e incitamenti, anche qualche fumogeno decorativo, tante famiglie a bordo campo, poche però le emozioni dentro il rettangolo da gioco. Nel primo tempo da segnalare solamente l’occasione di Alessio Martini (Real Grottaferrata) al minuto numero 8, sventata in uscita dal portiere avversario, e un paio di azioni della Roma Soccer, prima con Alessandro Di Blasio su colpo di testa da tiro di punizione (18’) e poi con Alessio Scacco, che di destro calcia a lato da buona posizione (33’). Ripresa ancor più avara di vere occasioni di gol: a metà tempo (22’) è Soares da Cruz Ernani a provarci su calcio piazzato, ma il pallone termina abbondantemente sopra la traversa. Senza grandi sussulti si arriva ai rigori. Tira, e sbaglia per primo, Luca Felici (Roma Soccer), poi Emanuele Cuppitelli (Real Grottaferrata) calcia fuori. Dopo ben 8 trasformazioni consecutive, che chiudono la prima serie sul 4-4, ul dischetto si presenta Simone Cannavacciolo (Roma Soccer) che però si fa neutralizzare dal portiere avversario. Leonardo Tibuzzi (Real Grottaferrata) ha sul piede il match point ma lo fallisce facendosi parare il tiro. Tocca così ad Andrea Marelli mettere in gol il rigore che alla fine risulterà decisivo, certificando la vittoria della Roma Soccer, complice anche l’errore successivo di Simone Florenzano. E la festa può avere inizio! Visibilmente soddisfatto a fine gara Stefano Francardi, che “finalmente” riesce a portare a casa il trofeo dopo “due stagioni perse proprio ai calci di rigore”. Una partita “non bella”, per sua stessa ammissione ma conta il risultato e questa volta dà ragione ai suoi ragazzi. Rammaricato, dall’altra parte, Stefano Lucci, capitano della Real Grottaferrata, soprattutto per le “diverse assenze” che hanno condizionato negativamente la parte decisiva della stagione. Resta però “un’annata strepitosa” anche considerando che la squadra era alla prima partecipazione nel torneo provinciale. Il prossimo anno, però, state certi che rivedremo una Real Grottaferrata più agguerrita pronta a prendersi il trofeo sfuggito solo all’ultimo rigore. Parola di Lucci.
Ben più emozionante, almeno sul piano del gioco e delle emozioni, la finale play out tra Sobat e Forte Boccea, vinta dai primi, anche in questo caso, solo ai calci di rigore, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Nella prima frazione è un monologo del capitano del Forte Boccea, Domenico La Manna. L’attaccante, con il numero 60 sulla maglia, là davanti fa reparto da solo e in più di una occasione va vicino al gol, specie al minuto 17 quando calcia al volo dal limite dell’area (buona l’intenzione, meno la potenza), due giri d’orologio dopo su calcio piazzato e ancora al 21.esimo quando in piena area incorna di testa ma troppo alto. È però Carlo Scognamillo, secondo il nostro parere, il migliore dei blu nella prima frazione: il numero 55 si invola diverse volte sulla fascia destra e crea non poco scompiglio nella difesa avversaria. Giustificati gli incitamenti dei compagni di squadra (“Bravo mostro!”) dalla panchina. Al vantaggio, a fine tempo, ci va più vicino la Sobat, con un palo colpito da Darryl Wilson. Nella ripresa ci provano, sempre per la Sobat, ancora Simone de Santis prima, e Fedele Castiglione poi con un bel colpo di testa, azione fotocopia a quella di La Manna del primo tempo. La gara però cambia al minuto 15 quando Emanuele Spagnoli si trova a tu per tu con il portiere avversario, Fabrizio Longhi, e lo trafigge con un preciso destro in corsa: Forte Boccea 1, Sobat 0. Fedele Castiglione, a tempo scaduto, decide di diventare protagonista della serata: prima ha l’occasione per riequilibrare il match, ma sbaglia a porta vuota da due passi, poi proprio sui titoli di coda beffa la retroguardia avversaria e insacca di destro. Triplice fischio e verdetto affidato alla lotteria dei calci piazzati. Tutti a segno i primi due rigori per parte, decisivi risulteranno invece l’errore di Betim Xhiha e il gol di Elton Gjini che porta il trofeo in casa Sobat.
Nel fare i complimenti a tutte le squadre che hanno partecipato, vi ricordiamo che le immagini salienti delle due gare, play off e play out, i momenti clou dei festeggiamenti nonché le interviste del post partita con Stefano Francardi e Stefano Lucci andranno in onda nel corso dell’ultima puntata di Pianeta Sport, in onda giovedì 15 maggio sul canale 210 del digitale terrestre Rete Oro News.
Dott. Edoardo Maria Massimi