FELICI PER BIS IRIDATO DI OXANA
Seconda medaglia d'oro per Oxana Corso, atleta nostra tesserata, ai mondiali paralimpici di atletica di Lione. "L'ennesimo successo di Oxana ci fa urlare di gioia. Lo sport pulito, targato US ACLI, è di nuovo sul tetto del mondo". Lo dichiara Luca Serangeli, presidente dell'US ACLI Roma, dopo la vittoria di Oxana nei 200 metri piani. "A nome di tutta l'associazione rivolgo a Oxana un grazie di cuore nella convinzione che le sue gesta siano un esempio fulgido per chi si avvicina allo sport"
Seconda medaglia d'oro per Oxana Corso, atleta nostra tesserata, ai mondiali paralimpici di atletica di Lione. "L'ennesimo successo di Oxana ci fa urlare di gioia. Lo sport pulito, targato US ACLI, è di nuovo sul tetto del mondo". Lo dichiara Luca Serangeli, presidente dell'US ACLI Roma, dopo la vittoria di Oxana nei 200 metri piani. "A nome di tutta l'associazione rivolgo a Oxana un grazie di cuore nella convinzione che le sue gesta siano un esempio fulgido per chi si avvicina allo sport"
Oxana si è imposta con 33.42 sulla canadese Virginia McLachlan e sull’australiana Carly Salmon. Non c’è il record mondiale, come nei 100m (15”63), ma non importa.
L’azzurra esprime tutta la sua soddisfazione: “Al rettilineo ero prima e mi sono detta, devo solo tenere questo vento e la medaglia sarà di nuovo mia. Il segreto non è di chi va più veloce, ma di chi rallenta di meno. Sono veramente felice, era tanto tempo che non provavo questa gara e ho fatto un buon tempo. C’era troppo vento, altrimenti avrei cercato di scendere sotto i 33 secondi per fare il personale, ma ho pur sempre un’altra medaglia al collo.” Se già alle Paralimpiadi di Londra la 18enne azzurra era riuscita a conquistare due argenti nelle due specialità, è a questo mondiale che arriva la sua consacrazione. Anche con due ori e un record del mondo, il suo sguardo va già molto lontano. “Voglio arrivare a vincere due ori e fare due record del mondo alle Paralimpiadi di Rio”.
Oxana si è imposta con 33.42 sulla canadese Virginia McLachlan e sull’australiana Carly Salmon. Non c’è il record mondiale, come nei 100m (15”63), ma non importa.
L’azzurra esprime tutta la sua soddisfazione: “Al rettilineo ero prima e mi sono detta, devo solo tenere questo vento e la medaglia sarà di nuovo mia. Il segreto non è di chi va più veloce, ma di chi rallenta di meno. Sono veramente felice, era tanto tempo che non provavo questa gara e ho fatto un buon tempo. C’era troppo vento, altrimenti avrei cercato di scendere sotto i 33 secondi per fare il personale, ma ho pur sempre un’altra medaglia al collo.” Se già alle Paralimpiadi di Londra la 18enne azzurra era riuscita a conquistare due argenti nelle due specialità, è a questo mondiale che arriva la sua consacrazione. Anche con due ori e un record del mondo, il suo sguardo va già molto lontano. “Voglio arrivare a vincere due ori e fare due record del mondo alle Paralimpiadi di Rio”.
