COPPA ACLI: PRIMO TORNEO NELLA STORIA DELL’AMATORI APRILIA
Sabato scorso ha sconfitto in finale il Sant’Onofrio ai calci di rigore (5-3). Con il play out di dopodomani, cala il sipario su una stagione intensissima che visto decine di squadre protagoniste di un’annata davvero memorabile

Roma, 25 luglio 2013 – Sono bastati solo due anni alla Amatori Aprilia per mettere in bacheca il primo torneo con la targhetta Us Acli di Roma. Al secondo tentativo, infatti, l’undici di Aprilia è stato capace di portare a casa la Coppa Acli 2013, torneo di calcio da quest’anno dedicato alla figura di Lino de Filippis, fondatore dell’associazione. Una vittoria impreziosita dall’imbattibilità nella manifestazione (come nella passata edizione!) e giunta ai calci di rigore, proprio quelli che appena dodici mesi fa furono fatali alla Amatori (che comunque uscì di scena a testa alta, stando alle testimonianze dei presenti a bordo campo), a favore della Atletico Tiburtino campione.
Sabato scorso, 20 luglio, nella finalissima che di fatto ha chiuso un’intensa stagione di calcio (in realtà i giochi terminano dopodomani con l’atto conclusivo dei play out tra Sobat e Milani Calcio) Amatori Aprilia e Sant’Onofrio – anche questa compagine con la casella delle sconfitte immacolata – hanno dato vita a un match davvero emozionante (e non poteva essere altrimenti visto il calibro delle contendenti), nonostante i tempi regolamentari siano terminati a reti inviolate. A decidere la squadra che avrebbe scritto il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione ci ha pensato la classica lotteria dei rigori, che ha premiato la formazione di Davide Ceccaroni: 4-3 il risultato definitivo e grande festa per la Amatori Aprilia. A quanto pare, i calci dagli undici metri piacciono tanto alle finaliste dell’Us Acli: le ultime due edizioni sia del Campionato Provinciale che della Coppa Acli sono state decise proprio in questo modo.
La Amatori era giunta in finale dopo aver conquistato il Girone A (4 vittorie, 1 pareggio, 19 gol fatti e 5 subiti) davanti ad Atletico Castelli e Cetus, poi semifinalista. Nei play off doppio poker (4-1 esterno e casalingo) servito alla Valdurz e ancora un 3-0 al Ristorante Portobello in semifinale. Per il Sant’Onofrio, stesso cammino nel Girone C (con 4 vittorie, 1 pareggio, 18 gol fatti e appena 3 subiti), davanti a Torre Angela e Valdurz. Nella seconda fase, doppia “x” con il Cetus e larga vittoria sempre contro il Cetus in semifinale per 4-1.
È proprio Davide Ceccaroni a spiegarci, nel post partita, il chiaro dominio territoriale della Amatori sin dal primo minuto del match. “La squadra avversaria – spiega Davide – intelligentemente non ci ha affrontato a viso aperto, ma si è difesa a oltranza per tutta la partita. Abbiamo avuto quattro chiare occasioni da gol, ci è stato negato un rigore a nostro avviso chiarissimo e abbiamo colto una clamorosa traversa. Inoltre, non ci è stato convalidato un gol diretto su punizione perché l'arbitro l'ha valutata di seconda. Il risultato, sia chiaro, non rispecchia il valore delle due finaliste, ma nel calcio bisogna saper far gol. Per vincerla ai tempi regolamentari ci è mancata la precisione sotto porta, un po’ di fortuna e qualche decisione arbitrale”.
Non si limita, però, a elogiare i sui Davide, che dispensa complimenti anche agli sconfitti e all’organizzazione. “Onore agli avversari – continua Ceccaroni – che si sono difesi con i denti ma in maniera ordinata, anche in dieci uomini si è dimostrata una squadra corretta, contro la quale è stato un piacere disputare la finale. Un ringraziamento va anche all’intera squadra dell’Us Acli per questo anno calcistico e in particolare nella figura di Massimiliano Campagna che ci ha supportato e sopportato…”.
Per la Amatori Aprilia, dunque, obiettivo centrato. “A inizio stagione – sottolinea Davide – ci eravamo prefissati un duplice traguardo: la vittoria nel Campionato e nella Coppa. Nel primo torneo abbiamo vinto il Girone di prima fase, nella Coppa Acli è arrivato il successo”. Meglio di così… Tra l’altro, nota puramente statistica, la Amatori Aprilia (ce lo ricorda lo stesso Davide) ha portato a casa anche la classifica dei cannonieri.
D’accordo con l’analisi di Ceccaroni è Andrea Criscenti, responsabile del Sant’Onofrio, uno che da diversi anni, ormai, calca i campi di calcio nei tornei dell’Us Acli. “Onestamente – svela Andrea – il risultato non è giusto, nel senso che la Amatori meritava di vincere negli 80 minuti, senza dover ricorrere ai calci di rigore. Da parte nostra non abbiamo certo giocato una delle migliori partite della storia, penalizzati anche da qualche assenza importante. Ma senza cercare scuse, merito alla loro evidente superiorità sia tecnica, che tattica che fisica. Forse siamo scesi in campo troppo emozionati, un po’ contratti e, senza dubbio, c’è mancato un attaccante importante”.
A prescindere dall’esito della finale, per il Sant’Onofrio comunque una stagione da ricordare. “A inizio manifestazione ci eravamo posti un obiettivo molto semplice: andare avanti il più possibile. E, perché no, pensare di arrivare in semifinale. Certo, in campo poi ogni settimana ci siamo confrontati con squadre molto ben attrezzate e quindi l’obiettivo è stato ricalibrato. L’aver centrato la finale è indubbiamente motivo di orgoglio per tutto il nostro gruppo, sappiamo di aver fatto bene, anche per l’esperienza maturata in questi anni. Complessivamente il bilancio è più che positivo”.
Andrea chiude lodando l’organizzazione. “Un plauso all’Us Acli: ho notato un’ottima organizzazione, puntualità nelle informazioni, precisione nelle comunicazioni. Quest’anno tutto è andato molto bene ed è stato gestito a dovere. Complimenti!”.
La Coppa Acli 2013 ha visto la partecipazione di 18 squadre, che per due mesi esatti si sono affrontate nella fase a girone e successivamente in gare di play off e play out. Ben 69 le partite complessive disputate (compresa la finale dei play out che deve ancora giocarsi) e 278 le reti messe a segno (4 di media a incontro!). I complimenti, sinceri, vanno a tutte e 18 le squadre partecipanti e ai protagonisti scesi in campo, che hanno dato vita a un finale di stagione davvero esaltante e anche se intenso e molto combattuto.
EDOARDO MASSIMI (Addetto Stampa US ACLI)