TORNEO DELLE PARROCCHIE DI ROMA: TUTTO PRONTO PER LA 4a EDIZIONE
Sabato 18 maggio, al Vicariato, conferenza stampa di presentazione: 40 squadre al via, 400 appassionati coinvolti, 2 fasi di gioco e finali a ottobre

Roma, 15 maggio 2013 – E’ cominciato il conto alla rovescia per l’inizio della nuova edizione del torneo di calcio a5 che vedrà protagoniste le parrocchie di Roma. Il quarto “Trofeo Giovanni Paolo II”, organizzato dal Comitato provinciale dell’Us Acli di Roma, insieme con le Acli romane e il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile di Roma, prenderà il via ufficialmente sabato 18 maggio, con la tradizionale conferenza stampa di presentazione della manifestazione. All’appuntamento, alle ore 10 presso il Vicariato (in Piazza San Giovanni in Laterano 6), prenderanno parte Luca Serangeli, Presidente dell’Us Acli di Roma, Massimiliano Campagna, Responsabile della Commissione tecnica del torneo, Stefano Corsi, Presidente Regionale dell’Us Acli Lazio, Don Maurizio Mirilli, Direttore della Pastorale Giovanile del Vicariato di Roma, Cecilia Cecconi, Presidente delle Acli di Roma, e Umberto Soldatelli, in qualità di Vice Presidente del Coni Lazio. Proprio il patrocinio del Coni Lazio rappresenta una delle grandi novità dell’edizione 2013. L’altra, più tecnica, riguarda invece la formula del torneo: per la prima volta si gioca in due distinte fasi, intervallate dalla pausa estiva, con le finali in programma a ottobre. Il girone all’italiana terminerà a giugno, i play off a eliminazione diretta prenderanno il via a settembre: in mezzo ci sarà la sosta per le vacanze.
Ai nastri di partenza si confermano quaranta squadre, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 45 anni, in rappresentanza di chiese e parrocchie capitoline, per un totale di circa 400 appassionati del pallone che si confronteranno per mesi in avvincenti sfide. Anche quest’anno presente una formazione composta da ortodossi romeni e un quintetto polacco, in onore proprio di Giovanni Paolo II. Non cambia, invece, quello che dal punto di vista disciplinare è il vero e proprio marchio di fabbrica del campionato: assoluta censura di qualsiasi atto antisportivo – e quindi tolleranza zero, da regolamento, per parolacce, ingiurie, frasi irriguardose e maleducazione – e Coppa Disciplina, assai ambita nelle precedenti tre stagioni, che sarà della stessa valenza e grandezza della Coppa del Torneo. In caso di espulsioni e sanzioni le squadre pagheranno con la decurtazione di punti in classifica.
Confermati invece altri due aspetti che rendono unico a livello nazionale e così caratteristico l’evento: la preghiera del Padre Nostro a centrocampo che le contendenti reciteranno prima del fischio d’inizio di ogni partita, e la scelta di una frase del Vangelo o di Santi sulla maglia di gioco di tutte le squadre, al posto dello sponsor.
“Nel Torneo delle Parrocchie – spiega Luca Serangeli – l’attenzione è spostata su altri criteri: conta il risultato del campo, ma ancor di più la lealtà verso il prossimo. A inizio gara si prega insieme e alla fine tutti si abbracciano, vinti e vincitori. Sportività e rispetto reciproco sono i punti cardine di questa manifestazione, dove si è avversari sul campo ma uniti dallo spirito della correttezza. Nonostante siamo giunti al quarto anno, il Torneo delle Parrocchie rappresenta ancora una novità, perché a livello nazionale è l’unico nel suo genere, ma al tempo stesso è ormai anche un appuntamento fisso, in cui i giovani di diverse realtà parrocchiali romane possono giocare divertendosi e far festa attraverso lo sport. Anche nel 2013 siamo andati oltre le aspettative e continueremo a lavorare con grande entusiasmo, professionalità e spirito d’iniziativa per cercare di coinvolgere altre chiese”.
“Quattro anni fa – dichiara Stefano Corsi – abbiamo dato vita a questa iniziativa anche come un modo per ravvivare la vita degli oratori, stimolando la presenza in parrocchia di tanti giovani e adulti. In spirito di gratuità e in sintonia con la diocesi, abbiamo dato una risposta, contribuendo a costruire un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca tra le parrocchie, nell'ambito delle prefetture e dei diversi settori diocesani”.
Edoardo Massimi - Addetto Stampa Us Acli Roma