40.mo CAMPIONATO PROVINCIALE DI CALCIO
INFERNETTO CAMPIONE
40.mo CAMPIONATO PROVINCIALE DI CALCIO: INFERNETTO CAMPIONE
Con la Roma Soccer Club scialbo 0-0 poi vittoria ai rigori
Nei play out Ceramiche Ostia Antica a valanga sulla Elval
Roma, 14 maggio 2012 – E’ la lotteria dei rigori a decretare la squadra vincitrice della 40.ma edizione del Campionato di Calcio Provinciale “Trofeo Enio Vitale”. La Infernetto, nel match conclusivo andato in scena sabato sera al Centro Sportivo Cotral, si impone sulla Roma Soccer Club solo ai calci dagli undici metri, dopo la chiusura dei tempi regolamentari sullo zero a zero. Eppure le premesse erano tutte per una partita ricca di emozioni e, almeno stando ai numeri, ci si aspettava di vedere qualche gol. Forse il caldo, un po’ la paura di perdere ed ecco venir fuori una partita avara di occasioni sotto porta, ma pur sempre piacevole nel gioco. Le due formazioni si sono affrontate a viso aperto, con molto equilibrio e correttezza in campo. La lotteria ha deciso il nome della vincitrice: un epilogo beffardo per la Roma Soccer Club, giunta in finale proprio dopo due successi ai rigori, nei quarti e in semifinale.
Avvio con formazioni speculari (4-4-2) con la Roma Soccer Club in maglia verde, Infernetto con casacca rossa e capitanata da Michele Pittarello. Comincia meglio l’undici di mister Stefano Francardi che si affaccia in area avversaria in un paio di occasioni, senza però creare problemi all’estremo difensore della Infernetto. Poi è il numero 10 con la fascia al braccio, Arnaldo Palandri, a scagliare un tiro sulla barriera su calcio da fermo. Una buona occasione sprecata. Pronta replica della Infernetto: su punizione di Alessandro Mastruzzo è Gheorghe Vilceanu, il vice capitano, a incornare bene di testa, ma la palla finisce sopra la traversa. Bene la difesa della Roma Soccer Club nelle ripartenze della Infernetto: la retroguardia si mostra in linea e “quadrata”. È ancora Vilceanu a provarci su azione personale lungo la fascia sinistra, ma il portiere controlla. Poche azioni vere in prossimità dell’area e il match non decolla. L’occasione più interessante della prima frazione è di Francesco Galanti, numero 28 della Roma Soccer Club, che tira bene dalla distanza, con il destro, ma il portiere avversario devia sopra la traversa. L’azione chiude il primo tempo a reti inviolate.
Nella ripresa parte meglio la formazione di Luigi Villarini, anche se dopo pochi minuti la difesa traballa su un cross di Reki Suarez. Il numero 13 della Infernetto, Mastruzzo, ci prova tre volte da calcio piazzato, con tiri piuttosto velleitari (due a lato del portiere, l’ultimo colpisce addirittura un suo compagno). È poi Damian Sztorc, il 99 della Roma Soccer Club, a impensierire la difesa avversaria, con le sue incursioni sulla sinistra. A poco dal termine la Roma Soccer Club invoca fortemente un rigore, sul rovescio di fronte è la Infernetto a chiedere la massima punizione. L’incontro prosegue senza occasioni di rilievo fino al tiro di Alessandro Zenobi che per poco non da il vantaggio ai verdi (bravo, e plastico, il portiere rosso). La Infernetto chiude in 10 per l’espulsione di Claudiu Daraban, ammonito per la seconda volta dopo il fallo su Reki Suarez. Il triplice fischio degli arbitri Campagna e Ferro rimanda tutto ai rigori.
Il primo tiro della Infernetto viene parato, poi Zenobi colpisce il palo a portiere battuto. Il risultato non si sblocca. Ci pensa il Mastruzzo a mettere in rete il primo pallone della serata, pareggia subito Marco de Angelis, nonostante il portiere avesse intuito il suo tiro. Si va avanti con altri 4 gol: a segno, rispettivamente, Andrea Sacchi (Infernetto), Alessandro Picariello (Roma Soccer Club), Vilceanu (Infernetto), Palandri (Roma Soccer Club). Sul quinto tiro il pallone calciato dal giocatore della Infernetto prende la traversa e torna in campo. Sale l’entusiasmo nei componenti della Roma Soccer Club, ma così vicini alla vittoria come adesso. Il destino è però nei piedi di Reki Suarez: un gol chiuderebbe i giochi. Ma il pallone, nello stesso identico modo del tiro precedente, si stampa sul legno alto e torna in campo senza varcare la linea di porta. Si resta sul 3-3 ma psicologicamente è cambiato tutto in favore della Infernetto, che si presenta al tiro decisivo mettendo in rete il pallone del 4-3. Tutto ora è nei piedi di Alessio Scacco che va sul dischetto palesemente deconcentrato e senza la giusta convinzione: il pallone esce malamente sulla destra e di fatto consegna il trofeo alla Infernetto.
Il momento più atteso della stagione, quindi, si chiude con la vittoria della formazione di Luigi Villarini, acclamato a gran voce a fine gara, e la cerimonia di premiazione con la consegna della coppa da parte del Presidente dell’Us Acli di Roma Luca Serangeli e del responsabile del settore calcio Giovanni Alebardi.
La serata è stata aperta dall’incontro di finale play out tra Elval e Ceramiche Ostia Antica, alle ore 19. Pronostico rispettato con larga vittoria della formazione di Mario Smocovich che al triplice fischio si impone per 4-0 (nei due precedenti di stagione altrettante vittorie per 4-1).

Ancora una volta, però, ci sentiamo di poter dire che ha vinto lo sport: entrambe le finali sono state combattute ma la correttezza degli interpreti in campo ha fatto la differenza, aiutando il lavoro degli arbitri e rendendo le sfide ancor più appassionanti.
EDOARDO MASSIMI (Addetto Stampa US ACLI)
Con la Roma Soccer Club scialbo 0-0 poi vittoria ai rigori
Nei play out Ceramiche Ostia Antica a valanga sulla Elval
Roma, 14 maggio 2012 – E’ la lotteria dei rigori a decretare la squadra vincitrice della 40.ma edizione del Campionato di Calcio Provinciale “Trofeo Enio Vitale”. La Infernetto, nel match conclusivo andato in scena sabato sera al Centro Sportivo Cotral, si impone sulla Roma Soccer Club solo ai calci dagli undici metri, dopo la chiusura dei tempi regolamentari sullo zero a zero. Eppure le premesse erano tutte per una partita ricca di emozioni e, almeno stando ai numeri, ci si aspettava di vedere qualche gol. Forse il caldo, un po’ la paura di perdere ed ecco venir fuori una partita avara di occasioni sotto porta, ma pur sempre piacevole nel gioco. Le due formazioni si sono affrontate a viso aperto, con molto equilibrio e correttezza in campo. La lotteria ha deciso il nome della vincitrice: un epilogo beffardo per la Roma Soccer Club, giunta in finale proprio dopo due successi ai rigori, nei quarti e in semifinale.
Avvio con formazioni speculari (4-4-2) con la Roma Soccer Club in maglia verde, Infernetto con casacca rossa e capitanata da Michele Pittarello. Comincia meglio l’undici di mister Stefano Francardi che si affaccia in area avversaria in un paio di occasioni, senza però creare problemi all’estremo difensore della Infernetto. Poi è il numero 10 con la fascia al braccio, Arnaldo Palandri, a scagliare un tiro sulla barriera su calcio da fermo. Una buona occasione sprecata. Pronta replica della Infernetto: su punizione di Alessandro Mastruzzo è Gheorghe Vilceanu, il vice capitano, a incornare bene di testa, ma la palla finisce sopra la traversa. Bene la difesa della Roma Soccer Club nelle ripartenze della Infernetto: la retroguardia si mostra in linea e “quadrata”. È ancora Vilceanu a provarci su azione personale lungo la fascia sinistra, ma il portiere controlla. Poche azioni vere in prossimità dell’area e il match non decolla. L’occasione più interessante della prima frazione è di Francesco Galanti, numero 28 della Roma Soccer Club, che tira bene dalla distanza, con il destro, ma il portiere avversario devia sopra la traversa. L’azione chiude il primo tempo a reti inviolate.
Nella ripresa parte meglio la formazione di Luigi Villarini, anche se dopo pochi minuti la difesa traballa su un cross di Reki Suarez. Il numero 13 della Infernetto, Mastruzzo, ci prova tre volte da calcio piazzato, con tiri piuttosto velleitari (due a lato del portiere, l’ultimo colpisce addirittura un suo compagno). È poi Damian Sztorc, il 99 della Roma Soccer Club, a impensierire la difesa avversaria, con le sue incursioni sulla sinistra. A poco dal termine la Roma Soccer Club invoca fortemente un rigore, sul rovescio di fronte è la Infernetto a chiedere la massima punizione. L’incontro prosegue senza occasioni di rilievo fino al tiro di Alessandro Zenobi che per poco non da il vantaggio ai verdi (bravo, e plastico, il portiere rosso). La Infernetto chiude in 10 per l’espulsione di Claudiu Daraban, ammonito per la seconda volta dopo il fallo su Reki Suarez. Il triplice fischio degli arbitri Campagna e Ferro rimanda tutto ai rigori.
Il primo tiro della Infernetto viene parato, poi Zenobi colpisce il palo a portiere battuto. Il risultato non si sblocca. Ci pensa il Mastruzzo a mettere in rete il primo pallone della serata, pareggia subito Marco de Angelis, nonostante il portiere avesse intuito il suo tiro. Si va avanti con altri 4 gol: a segno, rispettivamente, Andrea Sacchi (Infernetto), Alessandro Picariello (Roma Soccer Club), Vilceanu (Infernetto), Palandri (Roma Soccer Club). Sul quinto tiro il pallone calciato dal giocatore della Infernetto prende la traversa e torna in campo. Sale l’entusiasmo nei componenti della Roma Soccer Club, ma così vicini alla vittoria come adesso. Il destino è però nei piedi di Reki Suarez: un gol chiuderebbe i giochi. Ma il pallone, nello stesso identico modo del tiro precedente, si stampa sul legno alto e torna in campo senza varcare la linea di porta. Si resta sul 3-3 ma psicologicamente è cambiato tutto in favore della Infernetto, che si presenta al tiro decisivo mettendo in rete il pallone del 4-3. Tutto ora è nei piedi di Alessio Scacco che va sul dischetto palesemente deconcentrato e senza la giusta convinzione: il pallone esce malamente sulla destra e di fatto consegna il trofeo alla Infernetto.
Il momento più atteso della stagione, quindi, si chiude con la vittoria della formazione di Luigi Villarini, acclamato a gran voce a fine gara, e la cerimonia di premiazione con la consegna della coppa da parte del Presidente dell’Us Acli di Roma Luca Serangeli e del responsabile del settore calcio Giovanni Alebardi.
La serata è stata aperta dall’incontro di finale play out tra Elval e Ceramiche Ostia Antica, alle ore 19. Pronostico rispettato con larga vittoria della formazione di Mario Smocovich che al triplice fischio si impone per 4-0 (nei due precedenti di stagione altrettante vittorie per 4-1).
Ancora una volta, però, ci sentiamo di poter dire che ha vinto lo sport: entrambe le finali sono state combattute ma la correttezza degli interpreti in campo ha fatto la differenza, aiutando il lavoro degli arbitri e rendendo le sfide ancor più appassionanti.
EDOARDO MASSIMI (Addetto Stampa US ACLI)