Un defibrillatore per ogni campo

Nasce una campagna di sensibilizzazione da parte dell'Us Acli, che ha organizzato il secondo corso di Blsd, Basic life support defibrillation, al quale si sono iscritte 90 persone

Serie B - Un defibrillatore per ogni campo
Nasce una campagna di sensibilizzazione da parte dell'Us Acli, che ha organizzato il secondo corso di Blsd, Basic life support defibrillation, al quale si sono iscritte 90 persone. (foto: AP/LaPresse)
 
Da Roma, una campagna di primo soccorso per formare il personale addetto su come intervenire e per sensibilizzare chi opera nello sport sull'opportunità di dotare gli impianti, dove si svolgono attività agonistiche e non, di defibrillatori. L'iniziativa è dell'Us Acli che ha organizzato il secondo corso di Blsd, Basic life support defibrillation, al quale si sono iscritte 90 persone.
"La tragica morte di Piermario Morosini - spiega il presidente dell'Us Acli, Luca Serangeli - deve interrogare chi, come noi, organizza, ogni settimana, eventi sportivi. Quelle immagini così drammatiche impongono a noi tutti una riflessione perché, a differenza di Pescara, spesso sui campi di gioco, quelli dilettantistici in particolare, avere un defibrillatore è pura utopia. Per questo, abbiamo voluto sensibilizzare sul tema le nostre associazioni, provando a far capire quanto sia indispensabile avere questo strumento salvavita. Noi abbiamo fatto la nostra parte, consegnando ad alcune di esse il defibrillatore".
Una rivoluzione culturale che parte da Roma ma che, si spera possa essere contagiosa: "Noi - conclude Serangeli - vogliamo essere d'esempio. Nel 2010, siamo stati colpiti duramente dalla morte di un ragazzo nel corso di un torneo amatoriale di
calcio a 8 e, da allora, stiamo lavorando perché episodi del genere non accadano più. Il mio augurio è che questo tipo di formazione possa essere presto oggetto di corsi di approfondimento anche da parte di altri Enti e Federazioni. Con la salute dei nostri ragazzi non si scherza".