CONGRESSO PROVINCIALE DELLE ACLI DI ROMA

SABATO 10 MARZO

XXIV congresso delle ACLI Provinciali di Roma

05/03/2012

Si terrà sabato 10 marzo il XXIV congresso delle ACLI di Roma. Presso il Conference Center SGM, in via Portuense 741, l’Associazione si interroga “Tra Speranza e Gratuità”

Roma, 5 marzo 2012 – Si intitola “Tra Speranza e Gratuità” il XXIV congresso delle ACLI di Roma, che si tiene sabato 10 marzo presso il Conference Center SGM, in via Portuense 741, A partire dalle 9 e 30.


«La speranza è la molla che muove il mondo. Non si cammina se non si spera. Se si spera si cammina anche nell’oscurità. La gratuità è sorella della speranza. Nasce da quei sogni con gli occhi aperti, colmi di futuro, che fanno agire perché c’è qualcos’altro. Non solo l’oggi, non solo il denaro, non solo lo scambio. Ma un orizzonte lontano, eppure così concreto da abitare, pur nel profondo, il cuore di ognuno».

Così Cristian Carrara, presidente delle ACLI di Roma, introduce il tema dell’incontro. Che sarà occasione di un confronto aperto, concreto e insieme spirituale, sui temi della speranza e della gratuità.


In un tempo in cui si sente fin troppo parlare di crisi – economica, politica, spirituale - è importante considerare la speranza «viva e concreta, nel presente, e tangibile in ogni agire serio e retto dell’uomo – come da linee programmatiche del Congresso – compito principale delle associazioni cristiane come le ACLI è quello di trasmettere questa speranza, nella società, nei loro molteplici ambiti di azione. Attraverso l’incontro, il dialogo e la partecipazione, siamo chiamati a confermarla in noi stessi, nel momento stesso in cui la decliniamo come speranza per gli altri».


E se la speranza è una direzione concreta, allora la gratuità è un modo. Cristiano. «Nella logica economica oggi dominante, è gratuito ciò che è “gratis”, scambiato senza un corrispettivo economico. Secondo lo spirito cristiano, la vera gratuità è fatta di relazioni sociali ed economiche fondate sul concetto di dono e di gratitudine per un beneficio già ricevuto, a prescindere da qualunque ricompensa economica o morale (…)La gratuità ci permette di abbandonare una visione solo produttivistica e utilitaristica dell’esistenza, lasciando spazio nelle nostre vite a una prospettiva di senso, fondata sul recupero di valori che non sono misurabili quantitativamente».


Concetti, idee generali, che in realtà costituiscono anima. Un’anima che innerva e vivifica i temi che da oltre 60 anni costituiscono il senso ultimo dell’Associazione, e che saranno la cornice del Congresso: la famiglia, centro e motore di sviluppo. Il lavoro, luogo di scambio del talento e base di dignità. L’integrazione – tema particolarmente sentito in una città come Roma – che nasce non dalla tolleranza, ma dall’incontro. I giovani, precocemente esclusi dal confronto generazionale. E ancora cultura, ambiente, solidarietà – fatta di relazioni nuove e vere con le persone – e di partecipazione, intesa come spazio di dialogo e confronto democratico coi cittadini.