TORNEO DELLE PARROCCHIE

STEFANO CORSI CI SVELA I SEGRETI DELLA SECONDA EDIZIONE

 

TORNEO DELLE PARROCCHIE: STEFANO CORSI CI SVELA

I SEGRETI DELLA SECONDA EDIZIONE

 

Roma, 17 giugno 2011 – Venerdì primo aprile la Sala Rossa del Vicariato di Roma è stata il palcoscenico della presentazione del secondo torneo interparrocchiale dedicato a "Giovanni Paolo II", manifestazione patrocinata dal Comune di Roma e organizzata dal comitato provinciale dell’Us Acli di Roma e dalle Acli romane, con l’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport della Diocesi. Oggi, a due mesi e mezzo dall’inizio, le 35 squadre iscritte si apprestano a disputare la seconda fase, dopo moltissime “battaglie” (sportive, si intende) sui campetti delle parrocchie capitoline. In seguito agli spareggi, via a play off e play out. Approfittiamo di questo intermezzo per analizzare la situazione, tecnica e disciplinare, ma anche organizzativa, con Stefano Corsi, Consigliere provinciale dell’Us Acli e vero e proprio factotum del torneo.

 

Allora, Stefano, la manifestazione cominciata a inizio aprile, in settimana chiude la prima fase. Tracciamo un bilancio di questa parte.

Mi mancano all'appello una decina di parrocchie da visionare arbitrando; quando vado mi fermo a visitare la parrocchia, a parlare col referente e se possibile col parroco. La mano tesa dell'Us Acli e delle Acli in sinergia; la cosa non si limita ad una partita. Ho avuto da tutti disponibilità e note di merito. Cito su tutti la parrocchia di Santa Maria del Carmelo del settore sud che addirittura prima della fine, colpita dal fatto che facciamo sul serio rispetto alle esternazioni in conferenza, ha ravvisato la volontà di essere coerenti sul piano morale nello spirito cristiano, tanto da pensare di voler portare il settore giovanile da noi. "Se siete come Us Acli quelli del torneo delle parrocchie c'e da fidarsi". Salvo poche realtà che a volte sembra dimentichino che si tratta di un torneo parrocchiale, la stragrande maggioranza sta rispondendo in linea con lo spirito voluto. In questo senso ove necessario rispetto all'anno scorso la classe arbitrale ha dimostrato su indicazione del designatore che traccia la linea politica generale una maggiore uniformità, fermezza nel redarguire eventuali contrasti sul piano morale; quasi implicitamente ad affermare la consapevolezza di avere un compito educativo chiaro.

 

Finora, quindi, le squadre partecipanti si sono comportate bene, secondo quanto riportato nel regolamento…

Arbitrare il torneo delle parrocchie può sembrare semplice tecnicamente ma è difficile perchè devi cercare di immedesimarti in una realtà, quella parrocchiale, del tutto opposta a quella dei tornei privati. Bisogna spiegare una decisione, essere sensibili all'aspetto del comportamento, censurare atti antisportivi, richiamare l'attenzione quando accadono cose non in linea. Educando senza impartire lezioni arbitrando; ciò dando l'esempio è terribilmente delicato. È una inclinazione di natura di alcuni. Il regolamento e’ sopratutto questo; interpretazione e flessibilità verso ragazzi magari non abituati a giocare, che possono arrivare scoordinati sulla sfera, che conoscono meno il regolamento ufficiale. Il fatto di avere adottato deroghe al vecchio regolamento e’ la testimonianza che l'Us Acli ha capito fin dall'inizio questo mondo; tutt’altro di nicchia e secondario. È un popolo che richiede una risposta. Quanti mi telefonano non per parlarmi di classifica ma per avere informazioni sul fair play; qui l'attenzione e’ spostata su altri criteri.

 

Andiamo agli aspetti tecnici: le classifiche, secondo te, rispecchiano fin qui i valori mostrati dalle squadre scese in campo?

Mi mancano 10 parrocchie, non posso esprimermi; ma semplicemente quello che vedo e’ altro…

 

Che seconda fase ti aspetti?

Una fase play off in particolare dove si cerchi con l'aiuto dell'arbitro di conciliare il desiderio di vincere con la lealtà verso il prossimo; finita la gara ci si abbraccia. Tutto nei limiti; onorare fino in fondo il pater noster iniziale. L'anno scorso erano 2 in particolare che "ammazzavano" il campionato; quest'anno con la crescita del numero sono almeno 4 le favorite di base salvo sorprese.

 

A parte i numeri dei risultati, questa seconda edizione procede secondo le aspettative?

Più squadre, molto meno casi censurabili, maggiore uniformità morale degli arbitri; maggiore organizzazione del settore centrale. Dobbiamo lavorare, sensibilizzare ancora di più le parrocchie alla collaborazione con noi; questo è un patrimonio di tutti. Un bisogno, una domanda che c'è sempre stata e che noi come Us Acli di Roma abbiamo saputo captare e materializzare. Buon campionato a tutti!

 

EDOARDO MASSIMI (Addetto Stampa US ACLI)