GIOIA RITROVATA PER LA S. GIORGIO

XXXIX CAMPIONATO PROVINCIALE

XXXIX CAMPIONATO PROVINCIALE: GIOIA RITROVATA PER LA S. GIORGIO

 

La squadra allenata da Stefano Corsi (Girone C) non vinceva dalla prima di campionato, poi solo un pareggio e ben 11 sconfitte. Sabato scorso la “svolta” di un’intera stagione: vittoria casalinga contro la Abbott Club Roma per 4-2 e fiducia ritrovata

 

Roma, 15 febbraio 2011 – Questo il pensiero di Stefano Corsi. “La vittoria del cuore; di quella meta che stai quasi sempre per raggiungere e che ti sfugge sempre. Dopo 4 anni di San Gabriele una volta che molti hanno scelto di andare altrove si era concluso un ciclo; miracolosamente grazie a Simone Franceschini che mi ha spronato il primo settembre ci siamo rimessi da zero a ricostruire. Siamo pazzi di football e la passione ci divora. Ci siamo dati una pianificazione economica attorno a un tetto dovendo autofinanziarci; il campo di Acilia della parrocchia di San Giorgio ci ha permesso di coronare il sogno. Per 4 anni eravamo amatoriali sul serio non come molti dicono; l'obbiettivo era nel passato attorno ad una squadra con una media alta d'età di divertirci, fare della ginnastica per spezzare i ritmi di lavoro e anche tante sconfitte non ci toccavano. Siamo partiti anche qui con questo proposito attorno al passaparola con gente che non aveva mai giocato a calcio11 o fatto poca esperienza in qualche torneino privato. Fatta la squadra, saldati i conti, trovato il campo; è emersa dalla scorsa settimana la volontà diffusa di andare un pochino al di là dell'amatorialità attorno ad un progetto più selettivo incentrato su un maggiore impegno e presenza in allenamento alla ricerca del gioco per fare qualche risultato in più. Non si cresce se non si lavora ripetendo i movimenti in allenamento tanto più con degli amatori, oltre a fare squadra ed amicizia. Finora senza portiere con una marea di infortuni circa 11 in campo in un caso grave, facendo giocare tutti, anche persone poco allenate siamo andati avanti. E' emersa questa intenzione nuova e mi sono fatto garante in questo senso. Partita combattuta più che bella contro una Abbott che non ha paura di sperimentare; avevo letto da queste pagine del Cittadella di Glerean laboratorio del calcio d'attacco, modello del loro mister con un 3-4-3 col tridente alto; mi aspettavo il tridente e c'è stato un due punte con una mezza più arretrata forse anche dettato dal nostro centrocampo a 5. Per questa gara siamo partiti col 3-5-2- e la presenza della mezzapunta arretrata ci ha agevolato in modo da avere la superiorità dietro (3:2); il mediano basso nostro isolava sull'intercetto le trame della mezzapunta oltre a controllarla nella sua zona una volta che le mezzepunte nostre se la passavano. Abbiamo schierato quindi due tornanti che davano sempre la superiorità dietro e a turno si sganciavano. Ho chiesto loro di tenere l'ala del 3-4-3 loro. I veri attaccanti erano quindi le due mezzepunte centrali della linea a 5 che dovevano inserirsi senza palla o dopo lo scarico col dai e vai colle punte; così avremmo approfittato del fatto che i 3 di difesa loro non erano protetti dai mediani assorbiti a centrocampo. La loro difesa era alta e ha favorito le nostre ripartenze. Primo tempo 2-0 per noi quasi sempre con palla alle spalle dell'ultimo difensore loro in linea. Temendo i loro tridente mi ha sorpreso nei primi 20min che tenevano i ritmi bassi pur in svantaggio giocavano quasi a temere il nostro contropiede. Rientrati in campo ho schierato la squadra abbassando un tornante passando alla linea a 4 per controllare le 3 punte; quindi un 4-3-3 con 2 punte esterne larghe; in fase difensiva diventava un 4-4-2 basso e compatto. Preso il goal abbiamo tremato pensando che si potesse crollare come era sempre accaduto; subito 3-1 con uno splendido goal di un difensore che si immolato in sovrapposizione sull'accentramento della punta esterna ha puntato il loro terzino se l'è appoggiata sull'altro piede e l'ha piazzata. Niente pace subito il 3-2 per loro; infine gli ultimi 25 ho dovuto fare cambi dovendo fare uscire la mezzapunta del 4-.3-3 per passare al 4-4-1-1 per fare filtro. Gli ultimi 10 minuti tentando loro i cross non trovando spazi in mezzo ho chiesto di stringere i denti e di passare alla difesa a 5 per bloccare i loro saltatori improvvisando un 5-4-1; sull'ennesima ripartenza la loro difesa alta si è fatta infilare il 4-2 risultato finale per noi. Onore ad un avversario corretto e ben messo in campo capace di sperimentare. Triplice fischio, una grande gioia, un urlo liberatorio; lunghi e fraterni abbracci per una vittoria che mancava dalla prima giornata. Se le partite finissero nei primi tempi avremmo nelle ultime 9 totalizzato 13 su 27; stavolta con tanti cambi un po' di buona sorta, maggiore grinta, concentrazione e tecnica in velocità ed una buona organizzazione tattica abbiamo meritato di vincere. D'ora in poi avanti lavorando sul nuovo progetto, la seconda fase del San Giorgio 2010”.

 

EDOARDO MASSIMI (Addetto Stampa US ACLI)